Hai mai visto la foto di un monaco buddhista, con la tipica espressione tranquilla, serena e imperscrutabile che gli accarezza il volto?
Uno dei loro segreti, capaci di regalare questa calma quasi surreale, sembra essere una pratica semplice, ma dal potere dirompente:
la meditazione mindfulness.
Chiamata anche “pratica della meditazione mindfulness", consiste in un tipo di meditazione speciale, che deve i suoi natali, si pensa, proprio alla tradizione buddista…
E il cui obiettivo ultimo è quello di raggiungere la “pienezza mentale”, uno stato psicofisico in cui poter liberare la mente, sentendola al tempo stesso “potente” come non mai.
Come esercizio è infatti in grado di portare grandi miglioramenti, oltre che benefici tangibili e duraturi, se praticata con costanza.
Tra cui - e lo sanno bene i monaci buddisti - anche darti una mano a lasciare andare i sensi di colpa (ma non solo).
Oggi volevo approfondire con te questo argomento così che, se ancora non lo conoscevi, potrai “metterti alla prova”!
(se ne hai già sentito parlare, ci sono degli spunti interessanti anche per te: non solo per scacciare i sensi di colpa, ma anche per ritrovare la connessione con il tuo partner)
Allora… partiamo!!
Prima di tutto, si tratta di una tecnica che può essere praticata da chiunque… e questa è la prima bella notizia.
È utile sia che si desideri affrontare quei pensieri negativi che ogni tanto ci assalgono, sia che vogliamo semplicemente aumentare la nostra capacità di concentrazione, liberare la mente e stare meglio con noi stessi.
Ma vediamo ora un esercizio pratico per poter, appunto, “praticare” da subito!!
Quello che ti propongo è molto semplice… ma non per questo devi sottovalutarlo.
Serve infatti un bel po’ di esperienza per poter dire di padroneggiarlo al meglio!
Partiamo:
1. Comincia mettendoti in una posizione comoda, e chiudi gli occhi.
Se preferisci, puoi assumere la posizione del loto, con le gambe incrociate. Ma non è fondamentale.
2. Adesso, focalizzati sul tuo respiro, sul suo entrare e uscire, sul tuo Io presente del “qui-e-ora”.
Cerca di mantenere l’attenzione sul ciclo di respirazione.
3. Inspira con il naso, lentamente.
Espira dalla bocca, con calma.
Soffermati sull’aria che scorre attraverso di te.
4. Se la tua mente vaga, cercando di seguire qualche pensiero… non bloccarlo. Semplicemente, osservalo. Poi, torna sul tuo respiro.
5. Ripeti questo ciclo, all’inizio, per almeno 5 minuti. Poi, aumenta a piacere.
6. Nel mentre, cerca di “sentire” anche le sensazioni fisiche che accompagnano questa pratica: dovresti percepire quella calma serafica, un effetto rilassante e rinvigorente al tempo stesso, che pervade tutto il tuo corpo.
Prova… e sarà difficile tu riesca a farne a meno!! :-)
Come hai visto, niente di troppo difficile o complicato.
Nonostante sia di facile esecuzione, questa pratica può portare davvero, davvero tanti benefici nella tua vita.
Adesso, se mi conosci, sai che considero la teoria importantissima… ma solo quando affiancata da una metodica, corretta, costante e sana attività!!
E questo vale anche per quanto riguarda la meditazione mindfulness.
Per poterne sperimentare gli enormi effetti benefici (provati anche da numerosi studi scientifici), occorre infatti applicarti con continuità, e nel modo giusto.
Se lo farai, potrai godere di un’arma in più contro i sensi di colpa che ti attanagliano o che potrebbero farlo in futuro…
Ma non è tutto.
La pratica meditativa che abbiamo visto in questa mail, può essere un valido aiuto non solo per le conseguenze di una “coscienza troppo zelante”, troppo rapida a dispensare giudizi, soprattutto nei confronti di noi stessi…
Ma viene spesso considerata uno dei trattamenti “elettivi” per trattare ansia, depressione e problemi legati a un eccessivo stress… sia fisico che mentale.
Jon Kabat-Zinn, ricercatore americano che per primo ha portato la pratica della mindfulness in campo clinico, per la cura di disturbi depressivi e appunto stress-correlati…
La definiva come:
“Un’attenzione focalizzata,
rivolta al momento presente
e non giudicante”
L’importanza di portare l’attenzione al “qui-e-ora” è presto detta.
Viviamo ormai in un mondo e in una società frenetica, in continuo mutamento, che ci impone il suo ritmo forsennato… sia che ci piaccia, sia che non ci piaccia.
Questo ci porta inevitabilmente a sentire il bisogno di pensare al “qui”, al momento presente…
Ma con la testa già proiettata nel futuro.
Purtroppo, quando estremizziamo la cosa (e succede anche troppo spesso) ci troviamo disallineati, sfasati…
Incapaci di mantenere la nostra attenzione focalizzata su di una singola cosa, per quanto importante possa essere.
Eh già…
Vale anche quando si parla di noi stessi!!
Il motivo per cui la pratica della mindfulness è così importante è proprio questo: ci permette di “risintonizzare” il nostro Io sul presente, su quello che conta davvero…
Liberandoci da tutti quei condizionamenti - regalo della società “compulsiva” in cui viviamo - che ci stanno limitando.
Ti basta pensare a dove va la tua mente appena sveglia…
“Devo controllare questo…”
“Devo assolutamente fare quell’altro…“
“Non posso permettermi di mangiare questo…”
“Oddio, sono in ritardo con [inserisci tu un'ansia a caso]...”
E cosa sono questi se non giudizi, sentenze che ogni giorno rifiliamo a noi stessi?
La pratica della mindfulness ci permette quindi di agire su due punti fondamentali: concentrarsi su di noi, sul nostro Io presente…
E allo stesso tempo, limitarne l’impatto giudicante.
Qualcosa che, e lo so bene anche io, ci colpisce non solo nella vita di tutti i giorni - faccende di casa, lavoro, famiglia…
Ma anche - e, spesso, soprattutto! - durante la nostra vita sessuale.
Infatti, alcune recenti ricerche hanno evidenziato come la pratica della mindfulness può essere utilissima per combattere le “ansie da prestazione”.
A chi non è mai capitato di sentire quella tensione, quella morsa allo stomaco appena prima (o peggio, durante) un rapporto con il proprio partner?
“riuscirò a soddisfarlo appieno?”
“...e se non gli piaccio abbastanza??”
“chissà se vorrebbe qualcos’altro da me…”
E queste sono solo alcune delle “vocine” che sentivo dentro la MIA testa, sussurri taglienti con cui ho combattuto per anni…
Di certo non lo scenario ideale, per godersi il momento presente o mantenere una connessione profonda con il proprio partner.
Anzi… proprio il contrario!
Concentrarsi e rimuginare troppo, in particolare durante quei momenti, in cui invece il nostro focus potrebbe essere al 100% sul nostro Piacere, e su quello dell’Altro…
Genera l’ansia da prestazione di cui abbiamo parlato poco fa, disconnettendoci dal momento presente, fino al rischio di contaminare il nostro rapporto di coppia.
Ma ecco la fantastica notizia…
Praticare la meditazione mindfulness è stato dimostrato essere davvero un valido aiuto per sconfiggere queste ansie prestazionali!
Portando benessere, Piacere e maggiore connessione e consapevolezza nei rapporti di coppia.
(trovi un mio articolo di approfondimento, specifico sull'argomento, a questa pagina)
Un bell’aiuto per la vita di tutti i giorni, che ne dici?
Se vuoi saperne di più su questa pratica antichissima, ma attuale come non mai, e su molte altre… ;-)
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Ci vediamo di là!
Al tuo Piacere,
Valentina Anaam
P.S. se l'idea di provare tutto questo di persona ti interessa, l'occasione giusta potrebbe essere tra poco...
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